DI PISA: “L’INGROSSO NON SOTTRAE MA DÀ VALORE ALLA FILIERA”

 

Nel settore ortofrutticolo ci sono troppi passaggi, il valore rimane “impigliato” nella fascia mediana della filiera a discapito di produzione e distribuzione: la battuta del presidente di Adm e Coop Marco Pedroni all’edizione 2020 di Think Fresh, insieme ad interventi analoghi, hanno spinto il presidente di Fedagromercati Valentino Di Pisa a prendere (virtualmente) carta e penna in mano per rivendicare – senza spirito polemico – l’importanza del ruolo dell’ingrosso

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“Negli ultimi giorni ho avuto modo di leggere alcuni articoli da parte di esponenti della Gdo che non ne nego mi hanno lasciato alquanto perplesso e rammaricato”, sottolinea Di Pisa in un editoriale-lettera aperta. “Sentir parlare di una filiera troppo lunga e di passaggi mediani che sottraggono valore alla supply chain mi fa pensare molto, dato che è anche grazie agli intermediari che viene rispettato il valore della produzione italiana e i principi che caratterizzano il nostro sistema agroalimentare, cioè trasparenza, sicurezza alimentare e tracciabilità”.

Nonostante il nostro comparto sia caratterizzato da una considerevole parcellizzazione delle imprese e da una frammentarietà della filiera da sempre combattute da me e dalla Federazione che rappresento – aggiunge – non ritengo che il problema sia legato agli intermediari, i quali appunto rappresentano un plus innegabile, come ha dimostrato ancora più chiaramente questo periodo d’emergenza Covid-19. Considerare come superflui gli operatori dell’ingrosso, che svolgono attività completamente diverse e necessarie dagli altri attori, è impensabile tanto quanto sminuire il valore dei loro clienti, i negozi di vicinato, che nell’ultimo periodo sono stati fondamentali per la società: lo dimostrano i dati in crescita di questo segmento.

Nei mesi del lockdown – ricorda Di Pisa – gli operatori dei Mercati all’ingrosso hanno dimostrato di essere un punto di riferimento per la società, “recependo le richieste degli operatori commerciali, Gdo inclusa, che hanno dovuto far fronte ad una richiesta eccezionale di frutta e verdura da parte dei consumatori. Solo i Mercati avrebbero potuto rispondere con prontezza a questa domanda grazie alla quantità e qualità di prodotti ortofrutticoli a disposizione. Queste realtà hanno continuato a lavorare alacremente, nonostante le difficoltà ed il clima di paura diffuso in tutto il territorio nazionale, pur di assicurare un’adeguata fornitura di prodotti freschi alla società, resistendo al duro colpo inferto dal virus con altrettanta forza d’animo ed impegno.

Per questo motivo – ribadisce Di Pisa – definire gli intermediari come soggetti superflui al rafforzamento della filiera della vita, citando la Ministra Bellanova, mi sembra alquanto scorretto a fronte dell’operato di migliaia di imprese italiane del comparto, corrette ed oneste, che svolgono le loro attività tutti i giorni al servizio dei propri clienti ma soprattutto dei cittadini”.

Il numero uno di Fedagro tiene poi a sottolineare come per il mondo dell’ingrosso la Gdo rappresenti sia un competitor che un cliente, “un partner con cui dialogare e confrontarsi per il bene collettivo del settore: ed è proprio per questo che da sempre ci adoperiamo per avere un rapporto sinergico consolidato, anche all’interno di tavoli istituzionali come quello dell’Oi Ortofrutta, tanto quanto con i produttori, a manifestazione del ruolo di raccordo dei Mercati all’ingrosso. Tali realtà infatti svolgono una funzione di concentrazione del prodotto e d’incontro fra domanda e offerta fra produttori e distributori, oggi più che mai necessaria e indispensabile per far fronte ai nuovi trend e alle richieste dei consumatori finali”.

“In quest’operazione di riconoscimento del ruolo delle nostre realtà, ben chiara e nota a coloro che conoscono il settore, dalle Organizzazioni di produttori alle sigle della Gdo, è però fondamentale – conclude Di Pisa – che anche il Governo continui ad assurgersi a garante di questi attori per dare il giusto valore ai Mercati ed alle imprese al loro interno. Il Mipaaf e gli altri attori coinvolti devono continuare a parlare di Mercati in tutti i loro aspetti, ossia come centri di commercio, infrastrutture logistiche, fornitori di servizi e molto altro, dimostrando la vicinanza delle istituzioni a questo mondo attraverso il coinvolgimento anche nei tavoli e progetti nazionali non solamente nelle fasi emergenziali come quella che abbiamo attraversato e che è ancora fresca sulla pelle delle aziende italiane”.

Da un articolo di Italiafruit News

Editor review

Summary

I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.