GRUPPO GIOVANI DI FEDAGRO: ORARI, NETWORKING, INNOVAZIONE

Nuove leve per un futuro di sviluppo del pianeta ingrosso. Nato nel settembre 2015, il Gruppo Giovani di Fedagromercati rappresenta i giovani operatori grossisti dei più importanti mercati italiani. La base associativa è costituita dagli imprenditori “under 42” aderenti alla federazione, in linea con i principi dei Giovani Imprenditori di Confcommercio. Una realtà per dare spazio e voce a idee e progetti, un luogo di dialogo dove si discute del presente ma soprattutto del futuro, confrontandosi sulle tematiche d’interesse per il settore.

“Siamo un gruppo coeso, stiamo facendo networking per accrescere le nostre attività e le nostre professionalità”, ha spiegato a Italiafruit News, nei giorni di Fruit Logistica, il coordinatore Vincenzo Palestini, pescarese, al vertice del sodalizio da inizio 2018. “Ci incontriamo almeno quattro-cinque volte l’anno, in occasione delle principali fiere di settore e in altri momenti dedicati, e restiamo in stretto contatto grazie alle nuove tecnologie, condividendo idee, impressioni e problematiche in tempo reale su WhatsApp”.

I giovani grossisti si stanno ritagliando ruoli sempre più significativi all’interno dei Mercati di riferimento, nei consigli delle società di gestione, ma anche nell’ambito delle federazioni e degli organismi – sindacali e non – collegati al mondo del food.

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Nella foto di apertura Vincenzo Palestini (a destra) con Gianluca Andreone, esponente milanese del Gruppo giovani di Fedagro 

“Tra i temi caldi – spiega Palestini – c’è sicuramente quello degli orari: nelle strutture dove le contrattazioni si svolgono di notte, serve un riposizionamento per incrementare il valore, ampliare i potenziali sbocchi ma anche per garantire un più agevole ricambio generazionale. Il nostro gruppo sta sensibilizzando i clienti dei vari mercati, non è facile perché in molte realtà ci sono abitudini consolidate e perché le esigenze variano, ma ci crediamo e stiamo portando avanti questo impegno per il cambiamento insieme ai senior di Fedagro”.

“Uno degli spunti emersi da Fruit Logistica – aggiunge Palestini – è quello della crescente importanza del canale Horeca: la ristorazione punta molto sulla qualità, è arrivato il momento di spingere per portare più frutta e verdura nei locali e nelle mense”. E poi l’innovazione tecnologica, che abbatte spazi e tempi: “A Berlino abbiamo lanciato l’idea di creare un network di aziende di vari mercati per soddisfare le esigenze di una clientela ancora più segmentata”, sottolinea il presidente dei Giovani Fedagro, che evidenzia l’importanza del Manifesto dei Grossisti Ortofrutticoli Europei, presentato a fine gennaio al Parlamento di Bruxelles (foto sotto) da Fedagromercati e dalle associazioni di categoria spagnola (Coemfe) e francese (Uncgl).

“Noi Giovani amiamo le idee ma siamo consapevoli del fatto che sia fondamentale concretizzarle”, conclude Palestini. Prossimo “summit” del Gruppo, al Macfrut di Rimini, in maggio.

Da Italiafruit News

Mof, un nuovo volto per Fedagro Giovani

Il Gruppo Giovani di Fedagromercati Confcommercio si rafforza al Mof di Fondi (Latina) dove ha un nuovo rappresentante: Gianpaolo Forcina, export manager della Forcina Marco, società conosciuta soprattutto per la produzione e commercializzazione di carote.

L’entrata di Forcina nel gruppo è stata formalizzata durante Fruit Logistica, dove l’azienda era presente nella collettiva del Mof.

“Sono lusingato – commenta il giovane manager, 29 anni, vicepresidente di Assogrossisti a Fondi – E’ un traguardo importante che siamo riusciti a raggiungere come Mof. Con il presidente Fedagro Valentino Di Pisa e il presidente del Gruppo giovani Vincenzo Palestini abbiamo subito iniziato a parlare dell’innovazione necessaria per i mercati ortofrutticoli italiani”.

Nella foto Gianpaolo Forcina

Nella foto Gianpaolo Forcina

Forcina, esperto di trade marketing e digitalizzazione – a Berlino ha tenuto una conferenza su queste tematiche – vuole portare la sua esperienza al servizio dello sviluppo della categoria. “Insisto sul tasto della digitalizzazione perché le nostre imprese possono trarne importanti vantaggi – prosegue il manager – Abbiamo dalla nostra produzioni d’eccellenza, una tradizione commerciale, con il digitale possiamo esplorare e creare nuovi mercati. La figura del grossista cambierà nei prossimi dieci anni e non solo per un discorso generazionale: sarà un professionista che non dovrà per forza stare sempre al mercato, ma girerà il mondo per visitare clienti e produttori, un’attività indispensabile per far conoscere il volto dell’azienda che sta dietro al brand. E a proposito di brand, questi saranno importanti per proporre un’offerta nel segno della segmentazione”.

Avvicinare i giovani al mestiere sarà un altro degli obiettivi che Forcina si vuol dare nell’ambito dell’impegno associativo. “Il grossista è un lavoro che può essere riscoperto nella maniera più eccellente e performante – illustra – Dobbiamo far capire che il commercio all’ingrosso è un mondo affascinante, un lavoro spesso sottovalutato e questo mi dispiace. Per fare b2b ad alti livelli serve una formazione costante, tanta preparazione, passione, rompere gli schemi ed essere sempre innovativi. Il business all’ingrosso è in via di sviluppo: notiamo una risposta rilevante sul Made in Italy all’estero, ci sono tanti Paesi affascinati dai nostri prodotti. Diventiamo più competitivi sfruttando la fantastica produzione ortofrutticola di cui possiamo disporre e – conclude Forcina – migliorando i servizi e sfruttando la nostra posizione, possiamo fare la differenza”.

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I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.

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