“I GROSSISTI DEL CAAT NON DEVONO PAGARE IL BALZELLO DEI RIFIUTI”

Torino, 6 luglio 2019 – Una sentenza riapre i giochi sul Centro agroalimentare, nella causa giudiziaria che contrappone i grossisti al CAAT per il pagamento del contributo di raccolta e smaltimento dei rifiuti, applicato nel 2015 anni dopo la stipula del contratto di locazione, ancora in corso, degli spazi di vendita.

Il tribunale civile ha dato ragione a uno degli operatori. Il grossista non dovrà pagare il contributo. La sentenza, la seconda a confermare che quel balzello non è dovuto al CAAT, è di buon auspicio per gli altri ricordi pendenti. Altri giudici, che ancora devono esprimersi sulle cause in corso, potrebbero confermare la linea tracciata. Secondo Stefano Cavaglià( presidente di Apgo- Fedagromercati, che rappresenta la maggior parte dei grossisti, difesi dall’avvocato Paolo Tormena), la sconfitta dovrebbe costare al CAAT circa 600 mila euro. Importo sostenuto sommando i soldi da restituire e i contributi mai avversati dagli irriducibili. In tutto sono 90 gli operatori.

In ballo, però, ci sono soldi pubblici. Il Comune di Torino detiene il 93% delle quote del CAAT. Una scure finanziaria che preoccupa il Presidente Marco Lazzarino. “Prendo atto – dice – di queste prime decisioni, sperando che in futuro venga fatta una valutazione diversa. In caso di ulteriori decisioni sfavorevoli al CAAT si valuterà il da farsi. E’ una situazione che subiamo senza averla creata: il contributo era stato deliberato dalla precedente gestione”.

La vicenda è destinata a condizionare anche il rinnovo dei contratti di locazione, in scadenza a novembre, tra grossisti e società. I tempi per le trattative sono stretti e le ferie incombono. Il confronto dura già da mesi. Le due sentenze rafforzano la posizione dei grossisti, nei confronti del CAAT. “E’ chiaro che quei costi non potranno essere spalmati su altre voci a carico degli operatori – continua Cavaglià – il settore soffre ancora la congiuntura economica, per questo motivo confidiamo che il CAAT si convinca a ridurre gli oneri”. Ancora Lazzarino: “I nuovi contratti conterranno tutte le voci in modo chiaro, in totale trasparenza. I grossisti conoscono i servizi offerti loro dalla struttura, e quali sono i costi da sostenere. Sono convinto che si troverà un equilibrio, nell’interesse di tutti”. Sulle diatribe del CAAT interviene anche la politica. Cuastica Maria Grazia Grippo, consigliera comunale Pd. Afferma: “Si è perso tempo senza trattare e ora si perdono le cause. Il comportamento della giunta è andato al di là di ogni peggiore profezia. Si litiga a spese dei contribuenti. Noi avevamo più volte sollecitato la via della transazione”. L’assessore al Commercio Alberto Sacco respinge le accuse: “Questo contributo è stato imposto quando c’era un’altra amministrazione cittadina, che lo ha avallato. E’ paradossale venire accusati. L’attuale gestione ha cercato di toglierlo, ma la minoranza si è opposta”

Da un articolo della Stampa di Torino

 

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I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.