FEDAGRO PRESENTA LA SUA PROPOSTA: UN NUOVO ORARIO PER IL FUTURO DEI MERCATI

Ieri si è tenuto a Roma il convegno organizzato a Roma da Fedagromercati dal titolo “Dalla notte al giorno, un nuovo orario per il futuro dei centro agroalimentari e dei mercati all’ingrosso”. L’incontro è stata un’occasione per discutere di un tema di grande importanza per l’intero settore: il tema degli orari di lavoro degli ortomercati.

Ad aprire i lavori del convegno è stato il saluto del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli: “Fedagromercati alimenta tante altre realtà del sistema della nostra confederazione ed è un anello di raccordo nella filiera agroalimentare e nella tutela dei consumatori.  Il tema degli orari è molto importante e la giornata di oggi unisce istanze diverse davanti alle istituzioni. Un altro aspetto di fondamentale rilevanza -continua Sangalli- è quello del cambiamento e dell’innovazione nei nostri settori: dobbiamo essere capaci di intercettare i cambiamenti e interpretare le realtà che cambiano. E’ importante avere la pazienza di riflettere e il coraggio di confrontarsi”.

Il Presidente di Fedagromercati Nazionale, Valentino Di Pisa, ha presentato la proposta della federazione di intraprendere un processo di rivoluzione che guidi i mercati all’ingrosso italiani verso la fascia diurna di lavoro: “E’ un percorso che la nostra associazione deve assolutamente compiere.  Il cambio degli orari – dichiara Di Pisa- è una scelta strategica per far ripartire la filiera e la nostra categoria”. Nonostante il processo sia lungo, un tale cambiamento porterebbe valore aggiunto non solo agli imprenditori grossisti, ma anche a tutti gli altri attori fino ai consumatori finali, aumentando l’efficienza della filiera agroalimentare e la valorizzazione del Made in Italy. Di Pisa continua: “Passare all’orario diurno – ha detto Di Pisa – porterebbe numerosi vantaggi: l’eliminazione dei costi del notturno, un dialogo più costante e continuo con la media e grande distribuzione, creando nuove opportunità di business per gli imprenditori all’ingrosso, un ricambio generazionale adeguato e molti altri”. Il presidente di Fedagromercati ha poi sottolineato l’importanza del confronto con tutti gli altri attori del settore, essendo consapevoli della complessità dell’argomento.

Anche Il direttore generale del Centro Agroalimentare di Roma, Fabio Massimo Pallottini ha sottolineato l’importanza di un confronto a livello nazionale sul tema. “Per il mercato di Roma il bilancio è positivo, abbiamo tenuto bene anche con la crisi economica. Non sarebbe male se riuscissimo ad accompagnare un progetto di questo genere con un generale ammodernamento delle strutture”.

Secondo la presidente di Fida, Donatella Prampolini, “il tema degli orari è molto sentito e per molti il cambiamento è difficile. Il settore dell’ortofrutta nel dettaglio deve affrontare tante difficoltà come il calo generalizzato dei consumi e il problema dell’abusivismo che ci toglie fette di fatturato importanti. Ci sono inoltre problemi legati alla logistica e alla gestione del punto vendita, ma credo tuttavia – ha concluso Prampolini – che alcuni aspetti della proposta siano assolutamente da prendere in considerazione”.

Prende la parola il Presidente della Coldiretti Lazio e Roma, David Granieri: “Sono qui oggi per ribadire la volontà della nostra categoria di collaborare con i grossisti e con tutti gli altri attori. Per quanto riguarda il tema degli orari, la produzione è sicuramente favorevole all’orario pomeridiano e potrebbe accordarsi anche sull’orario mattutino, ma la condizione necessaria è che si trovi un modello che renda distintivo il prodotto italiano sul territorio, ma soprattutto all’estero, valorizzando il Made in Italy”.

Segue l’intervento del presidente della Fiva, Giacomo Errico: “Siamo favorevoli a fare i mercati di pomeriggio, intercettando le necessità e gli stili di vita dei cittadini, ma, anche se il cambio degli orari dalla notte al giorno può rappresentare una proposta condivisibile da tutti, dobbiamo ricordarci che i mercati di giorno devono continuare ad essere approvvigionati.

Interviene Claudio Mazzini, Responsabile nazionale del settore ortofrutta di Coop Italia: “Oggi, purtroppo, i mercati sono controflusso e per questo i rapporti con la Gdo sono calati di molto a partire dalla fine degli anni 90. Lavorare di giorno significherebbe aprire molte strade per riprendere i rapporti con la distribuzione moderna, ma anche di ridurre i costi, rendendo le imprese grossiste dei clienti più appetibili. E’ importante – continua Mazzini- ricordare che è necessaria anche una riconsiderazione della logistica per rendere i mercati quello che sono di natura, e cioè delle piattaforme naturali per le città”.

L’ultimo relatore della tavola rotonda è Riccardo Pompei, consigliere nazionale di Fedagromercati, nonché rappresentante dei grossisti del CAR: ” Bisogna andare incontro alle necessità della società e dei consumatori, adeguandoci alle loro abitudini di acquisto. Se non lo facciamo, questo potrebbe essere fatale per la nostra categoria”.

I lavori del convegno sono terminati con l’intervento di Luca Bianchi, Capo Dipartimento delle politiche competitive e della qualità agroalimentare del Mipaaf: “Dobbiamo fare un ragionamento più strategico  sull’intera filiera, non fermandoci solo alla discussione sugli orari, ma creando progetti condivisi fra tutti gli attori per tutelare il prodotto di qualità e soprattutto il consumatore finale. Insieme dobbiamo pensare a riorganizzarci con l’obiettivo di valorizzare i nostri prodotti.

Per il Ministero i mercati rappresentano degli attori fondamentali per il settore e per questo devono far parte stabilmente di tutti i tavoli di lavoro e di decisione della filiera agroalimentare. I mercati – continua Bianchi- devono sfruttare al meglio le loro qualità, e cioè la trasparenza, la sostenibilità e la tracciabilità. Devono inoltre puntare sul rapporto con i consumatori, informandoli e coinvolgendoli nelle varie fasi del processo che porta i prodotti sulla tavola dei consumatori. Il Ministero crede fortemente che i mercati siano degli attori rilevanti per la filiera e per questo vuole lavorare su tutti i lati del settore, che è proprio quello che si intende quando si parla di Ministero dell’Agroalimentare. Quindi i punti su cui i mercati all’ingrosso devono agire sono due: collegarsi con tutta la filiera e puntare su un prodotto che sia di qualità, sostenibile e tracciabile”.

 

Editor review

Summary

I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.