VERONAMERCATO, GROSSISTI FUORI DAL CDA. SATURNINI: “ESTROMISSIONE INCOMPRENSIBILE”, DI PISA: “NECESSARIO COINVOLGERE GLI OPERATORI”

Le nomine del nuovo consiglio di amministrazione di Veronamercato – in cui è stato indicato Andrea Sardelli come nuovo presidente, Diego Begalli vice e Gianni Dalla Bernardina, presidente uscente, come consigliere, sostenuto dalla Camera di Commercio, che sarà affiancato da Elisabetta Molon e Adele Biondani – hanno scatenato una polemica politica e istituzionale nella città scaligera. Ma ad essere delusi sono soprattutto i grossisti, rimasti esclusi dal cda.

Andrea Saturnini, Presidente di Fedagro Verona, non nasconde il proprio profondo rammarico, “per la mancata considerazione del ruolo dei grossisti all’ultima assemblea dei soci di Veronamercato Spa, quando è stato votato il nuovo Cda”.

Andrea Saturnini

Andrea Saturnini

Nessuno dei soci di maggioranza ha ritenuto opportuno consultarsi con gli operatori prima di designare i propri rappresentanti”, ha precisato Saturnini. “Nonostante l’appoggio ricevuto dagli operatori in campagna elettorale, l’amministrazione subentrata non ha ritenuto considerare la possibilità di dare voce a chi concretamente opera nel Mercato. La Camera di Commercio di Verona, poi, ha designato il proprio rappresentante e appoggiato la nomina di quello individuato dagli istituti di credito, ignorando le imprese commerciali, e non agricole, attive all’interno del settore agroalimentare”.

Secondo Saturnini si è così “palesato il totale disinteresse nei confronti degli operatori di Veronamercato, i soli soggetti che permettono alla società “di esistere e continuare a vivere”. In sostanza per il presidente di Fedagro Verona “gli operatori sono stati completamente estromessi da qualsiasi possibilità di conoscere e contribuire alle sclete decisionali e strategiche relative al Mercato. Per questo ci riserveremo di far rivalere la loro voce nelle sedi più opportune – come peraltro già attuato – qualora le decisioni assunte del rinnovato consiglio non dovessero essere rispondenti ai loro interessi.

Questa mattina lo stesso Saturnini ha avuto modo di incontrare il neo presidente Andrea Sardelli, che ha effettuato il primo giro del Mercato incontrando gli operatori. “Sardelli ci ha dato la propria massima disponibilità al dialogo e collaborazione”, afferma Saturnini. “Il nostro obiettivo è ottenere per i grossisti un maggior coinvolgimento nel piano di rilancio di Veronamercato”.

Lo scontro tra Camera di Commercio e Comune di Verona

Sulla vicenda della nomina del nuovo cda ancora più duro era stato nei giorni scorsi il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello che – attaccando l’amministrazione comunale di Verona retta dal neo sindaco Federico Sboarina – si era definito “incredulo e sconvolto” in quanto il Comune “ha fatto le proprie scelte, senza minimamente consultare la Camera di Commercio, quanto meno per un passaggio di consegne”. Riello ha rincarato la dose parlando di “classico spoil system. Qui si guarda alle poltrone, senza salvaguardare il benessere di Verona Mercato che è di servizio alle imprese agricole, non alla politica, né al Comune”.

Riello in una nota ha sottolineato che “l’ex presidente Dalla Bernardina è stato chiamato dalla precedente amministrazione della società a collaborare con il direttore Paolo Merci per mettere le pezze a una situazione particolarmente critica: da esperto conoscitore dei temi agricoli e da imprenditore storico nel settore dell’agricoltura. Ha raccolto un’eredità delicata, incluso un contenzioso con quasi venti concessionari”.

“Alla base della collaborazione, come nel caso di Veronafiere e dell’Aeroporto, vi è stato un articolato progetto di rilancio e consolidamento della società. Questo, addirittura, si sarebbe concluso con l’acquisto della maggioranza relativa di Verona Mercato da parte della Camera di Commercio. Un percorso coerente, la cui logica non fa una piega: una struttura di servizio alle imprese viene acquisita dalle imprese stesse, tutte rappresentate nell’ente che qualcuno chiama “carrozzone”, la Camera di Commercio: il “carrozzone” era pronto a cedere al Comune una cifra tra i 13 e i 14 milioni di euro per salire al 43% di Verona Mercato, la maggioranza relativa”.

“Durante la presidenza di Dalla Bernardina – conclude Riello – Verona Mercato ha creato un vero e proprio polo dell’agro-alimentare: ospita la Borsa Merci della Camera di Commercio, ha rinnovato giusto quest’anno tutte le concessioni per altri sette anni e organizza da due anni incontri business to business con operatori internazionali. Inoltre, di concerto con il Comune, si è finalmente data una valutazione alla società”.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Verona Federico Sboarina: “Anch’io, come il presidente Riello, sono incredulo per quanto accaduto stamattina all’assemblea di Veronamercato. La mia amministrazione ha fatto legittimamente le proprie scelte in nome dei veronesi, a cui appartiene oltre il 75% della società Veronamercato contro l’8% della Camera di Commercio a cui compete invece dare rappresentanza alle categorie economiche. Riello ha pensato solo di designare il proprio candidato interno, senza minimamente consultare gli operatori del Mercato iscritti a Confcommercio. Spiace dover constatare la limitata visione di chi preferisce le sue personali rendite di posizione alla crescita dell’economia agroalimentare veronese”.

 

Dal Corriere Ortofrutticolo

DI PISA : “NECESSARIA LA PRESENZA DEI GROSSISTI”

Di seguito la dichiarazione del Presidente di Fedagromercati, Valentino Di Pisa, sul rinnovo delle cariche del CDA di Veronamercato.

“In merito al rinnovo del CDA di Veronamercato, nonostante non abbia alcun dubbio sulle qualifiche e sulle professionalità dei nuovi membri, condivido il rammarico del Presidente di Fedagro Verona, Andrea Saturnini, e ritengo che si sia persa di vista l’importanza di avere una rappresentanza diretta degli operatori grossisti, i principali attori dei Centri Agroalimentari all’ingrosso.

Nella foto il Presidente Di Pisa

Nella foto il Presidente Di Pisa

Infatti la presenza di un membro appartenente alla categoria dei grossisti nel CDA è fondamentale per avere un filo diretto con le imprese commerciali che rendono viva la piattaforma, come d’altronde accade in molte altre realtà italiane, come ad esempio Bologna, Genova, Padova, Torino ed altri.

Veronamercato è un polo agroalimentare di rilevanza strategica sia per il territorio nazionale sia per i buyers internazionali, ma per continuare a svolgere tale ruolo è necessario che il coinvolgimento dei grossisti nelle attività della struttura e la conseguente collaborazione con l’ente gestore continui ad essere forte e continua”.

Ufficio Stampa Fedagromercati

Editor review

Summary

I TEMPI SONO MATURI. E IL PASSAGGIO DALL'ORARIO NOTTURNO A QUELLO DIURNO E' INELUDIBILE PER VALORIZZARE LE AZIENDE CHE OPERANO ALL'INGROSSO , RESTITUENDO LORO QUELLA CENTRALITA' OGGI PERSA.